Il blog di Palombella

Care amiche e cari amici del circolo Palombella,

iniziamo il 2016, ventiduesimo anno delle nostre attività, con un nuovo slancio, un nuovo blog e un evento di alto livello.

Per chi, come noi, si occupa di attualità, stare al passo coi tempi non è sempre facile: il passo è ipercinetico, i tempi imprevedibili, la direzione di marcia non sempre chiara. Che si guardi all'Italia, all'Europa o al mondo, si accavallano interrogativi sempre nuovi, nuvole addensate, problemi in cerca di soluzioni. In questo mare aperto, in questa "età del caos" (per dirla con Federico Rampini), il bisogno di bussole e di cannocchiali –o dei loro eredi digitali- è più acuto che mai. Anche nel 2016 Palombella vuole essere questo: uno spazio pubblico e moderno che permetta agli italiani di Bruxelles (ma non solo) di trovare gli strumenti giusti per capire le tempeste, le correnti e le acque nelle quali stiamo tutti navigando.

Ospiteremo come sempre voci autorevoli, che si tratti di politici, giornalisti, esperti, rappresentanti istituzionali, per dibattere, approfondire e cercare di comprendere i grandi temi di questi tempi: dalla sicurezza globale al Medio Oriente, dal terrorismo alla giustizia, dal futuro dell'Europa alle riforme italiane.

Lo faremo anche quest'anno con la forza della nostra passione e con l'aiuto di tutti voi, che associandovi a Palombella potrete essere aggiornati in tempo reale sulle nostre iniziative, e potrete sentirvi artefici di questa bella avventura che da tanti anni rappresenta un punto di riferimento importante per la comunità italiana di Bruxelles. Non solo. Grazie ai social networks e alle nuove tecnologie, molti dei nostri dibattiti saranno aperti a tutti coloro che vorranno seguirci anche dall'Italia o da qualunque altro paese, in webstreaming e su twitter.

Il primo evento è alle porte: Federico Rampini, saggista e corrispondente da New York di Repubblica, Stefano Manservisi, Capo-Gabinetto dell'Alto Rappresentante della Politica Estera UE e Monica Frassoni, Co-Presidente dei Verdi europei, parleranno di Turchia, "un enigma alle porte dell'Europa", un paese-cerniera tra Est e Ovest, tra Nato e Islam, tra passato e futuro. Un paese dal ruolo fondamentale non solo nella guerra all'Isis, ma più in generale nell'intero scacchiere geo-politico.

L'appuntamento è per lunedi' 11 gennaio, alle ore 19, presso l'Espace Montepaschi a Bruxelles (Av. Auderghem 22), con diretta streaming sul sito di Palombella.
Per questo nuovo blog, che cercheremo di alimentare con una certa regolarità, l'appuntamento è invece su questo sito, per preparare, alimentare e continuare on-line i nostri dibattiti.

Buon anno a tutte e tutti voi dal circolo Palombella !


Massimo G

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Bruxelles 7 Gennaio 2016

Commenti

Elena Volpi
Lo scorso 15 giugno presso la sala conferenze del Monte dei Paschi si e' tenuta la serata di Palombella su "L'Europa e i suoi limiti". Interessante mescolanza fra europarlamentari e sindaci ed ex sindaci impegnati in prima linea nella gestione di profughi ed immigrati economici. Il dato forte che emerge e' la discrepanza, a volte contraddizione tra il contenuto regressivo delle politiche europee in questo ambito e le pratiche coraggiose di accoglienza messe in atto da molte amministrazioni locali e dalla societa' civile, in Italia ed altrove. Lo slogan "Un'altra Europa e' possibile" sembra allora realizzabile partendo dal livello locale, e dai cittadini. Chiarissima la critica verso le ultime proposte EU (Immigration Compact, revisione del trattato di Dublino, etc.) Per quanto riguarda i fondi destinati ai paesi terzi allo scopo dichiarato di aiutarli a frenare l'immigrazione, propongo una riflessione: gli stati membri UE hanno già da decenni aderito ad una serie di impegni internazionali riguardo al loro contributo alla cooperazione allo sviluppo,in termini di percentuale del PIL. Questi impegni spesso non sono stati onorati (nel caso dell'Italia senz'altro no, anzi i fondi per la cooperazione sono ai minimi storici). In base a quale logica ci si aspetta ora che si possano trovare fondi da destinare ad "aiutare i migranti nel loro paese"? Io temo che si destineranno noccioline. Con le noccioline si danno mance a governi (spesso corrotti e inefficienti) in cambio di misure repressive contro l'emigrazione che loro possano esibire alla UE. Sostenere i paesi piu' poveri perche' possano prevenire l'emorragia di persone è un lavoro di lunghissimo periodo peraltro con esiti incerti, non è certo qualcosa che si può sventolare come misura per affrontare un'emergenza.
elena volpi
Massimo G - Pal...
Grazie !!
Agostino Mulas
Bravi! Complimenti!

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